17 luglio 2018

A piccoli passi

In un mondo sempre più virtuale, freddo e omologato che relega i bambini a ruolo di passivi spettatori, racchiusi in campane di vetro che danno false sicurezze, la montagna ci viene in soccorso rendendo le attività da praticare all’aria aperta sempre più attuali. 
Fare escursioni in montagna con i bambini è bellissimo. Sono momenti che ci aiutano a riscoprire cose che si davano per certe, ma tanto prevedibili non sono. Durante il percorso i bambini osservano e fanno domande che a volte non riescono a trovare risposte. La loro naturale curiosità viene stimolata dalle magie della natura fonte inesauribile di nuove conoscenze. 
Non sarà tanto il percorso, bensì la narrazione che scatenerà la fantasia e l’interesse dei bambini, per loro molto più interessante di un bel paesaggio. Attraverso prove da affrontare tra l’imminente comparsa di fate, orchi, mostri, gnomi e folletti, ciò servirà ad inventare storie e favole per far passare il tempo, incuriosire i più piccoli e soprattutto non fargli pensare alla fatica. 
La montagna è già di per sé un ambiente avventuroso che si presta molto bene a stimolare la curiosità attraverso le forme, gli odori ed i rumori che caratterizzano questo ambiente e che rappresentano, come dicevo prima, una fonte inesauribile di impulsi per la fantasia di ogni bambino. 
Ed allora il “ponte del troll”, il “ruscello fatato”, la “salita delle mille rocce” e la più temuta “salita del serpente roccioso” serviranno per far calare i piccoli protagonisti nello spirito dell’esploratore e l’avventura sarà assicurata. Divertitevi ad inventare storie, scoprire piante, fiori e piccoli insetti, sarà un’esperienza che li renderà meno stanchi di noi genitori. 
Rendeteli parteci fino in fondo all’esperienza, già dall’inizio della preparazione dello zainetto, dandogli un binocolo ed un kit di pronto soccorso nel caso gli orchi potrebbero attaccarci di sorpresa, non facendogli mancare la borraccia o bottiglietta d’acqua ed il cibo (senza diventare troppo pesante!). Ed ancora, rendeteli partecipi durante la conduzione dell’escursione sempre in maniera controllata ovviamente. Questi aspetti li ritengo molto importanti in quanto il nostro esploratore si sentirà autonomo e “grande”, dandogli la possibilità di gestirsi “qualcosa di suo”, facendogli apprezzare meglio le cose, come un semplice panino con formaggio quando la fame lo farà diventare la merenda più buona che esista. 
Vivere la montagna con tutta la famiglia diventerà, anche, un’ottima occasione per i genitori di parlare con il proprio figlio senza le distrazioni imposte dal mondo moderno. Durante una semplice escursione si ha più tempo per stare con i propri figli e conoscerli meglio. 
Tutto questo per dirvi che, con un po’ di volontà, pazienza e fantasia, potrete tranquillamente vivere con i vostri figli dei meravigliosi momenti a contatto con una natura generosa. 
Abbiate sempre rispetto della natura, tanta pazienza e soprattutto una raccomandazione ai genitori: sappiate accontentarvi, al bambino non interessa la meta ma l’esperienza del momento. Rispettate i suoi ritmi e l’escursione diventerà un gioco dove il tempo sembrerà fermarsi almeno per un po’!
Per la cima dell’Everest c’è sempre tempo!

Nessun commento:

Posta un commento