Più ci avviciniamo alla terra e alla natura più siamo in armonia con la
Vita.
Il nostro è un itinerario di sensi, di sensazioni,
quelle che si provano ad ammirare paesaggi bellissimi. Faggete e panorami,
pianori erbosi e bestiame al pascolo, atmosfere suggestive.
Sul Pollino non c’è la calca di altre località più
rinomate. Qui è possibile ritrovare ancora la poesia del camminare, svelandoci
infinite possibilità di felicità.
Quiete, immensità e lentezza. Ascolto il vento
raccontare storie che vengono da lontano. Sdraiato sull’erba gli aromi penetranti
della primavera si mescolano a quelli impregnati della resina dei pini
loricati, tenacemente abbarbicati sui dirupi di questo universo naturale.
Sulla cima ci siamo sdraiati al sole a distendere i
muscoli, mangiare un boccone godendoci
questo radioso istante di pace fatto della luce della montagna. Un istante che si
scolpirà nel nostro cuore ed in quello delle persone cui ho fatto conoscere
questo frammento di paradiso. Attimi che cresceranno dentro e resteranno per
sempre col passare degli anni.
Nel trasmettere le emozioni e le atmosfere di un
territorio diventa una conquista vedere la felicità nello sguardo delle persone
che accompagno nelle escursioni sul Pollino.
Nel silenzio dei boschi, nel suono del vento sulla
vetta, nella luce accecante silenziosa dell’infinito azzurro, più volte abbiamo
avuto la percezione di tutto l’ignoto di cui lo spazio è carico e più volte ci
siamo smarriti interiormente.
La montagna mi ha insegnato le stagioni e con esse
ho imparato a misurarmi, a scoprire orizzonti e prospettive sempre nuove ed
inusuali, attraverso la fatica che seppur abituale premia sempre con mille
emozioni.
Il cielo è limpido, nei rami dei faggi una
promessa. L’inverno ormai è lontano. Nella maturità l’infanzia può tornare...
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