Giunta alla sua XI edizione, cinque si sono svolte in
Calabria, si è aperta il 20 ottobre alle
ore 11:00, nella splendida cornice del Santuario di San Francesco a Paola (CS),
“Aurea 2016”, la Borsa del Turismo Religioso e delle Aree Protette,
manifestazione patrocinata dalla Regione Calabria e dalla CEI che proseguirà
fino al 22 ottobre.
Quest’anno Calabria e Sicilia uniscono le proprie
vocazioni turistiche e l’offerta in ambito religioso e naturalistico per
proporre e raccontare la storia e la natura attraverso i tanti eventi religiosi
e popolari che caratterizzano le due regioni. Un coinvolgimento realizzato nell’ambito delle
azioni previste da due progetti interregionali di eccellenza e finanziati dal POR
2014/2020 con lo scopo di sviluppare un efficiente sistema di accoglienza
e di accesso dedicato al segmento del turismo religioso e naturalistico e di
promuovere una rete regionale di itinerari finalizzati alla realizzazione di pacchetti
turistici tematici.
La cerimonia inaugurale ha visto l’intervento del
Presidente della Regione Mario Oliverio e l’Assessore al Turismo della Regione
Sicilia Anthony Emanuele Barbagallo, presenti anche Mons. Mario Lusek Direttore
dell’Ufficio per la Pastorale del Tempo libero e Turismo della CEI, il Sindaco
di Paola Basilio Ferrari, padre Gregorio Colatorti Rettore
Provinciale dei Minimi di San Francesco di Paola ed il Dirigente Generale del
Dipartimento Turismo della Regione Calabria Pasquale Anastasi. Ha coordinato i
lavori Maurizio Boiocchi esperto di turismo religioso e direttore responsabile
della rivista “Luoghi e Cammini di Fede”. Ha portato anche il suo saluto alla
cerimonia inaugurale l’Arcivescovo di Cosenza Francesco Nolè.
La manifestazione, cresciuta di anno in anno, ha
coinvolto in questa edizione cinquanta buyer provenienti da venti nazioni e
oltre duecento operatori che hanno proposto un’offerta turistica religiosa e
naturalistica.
Tra i dati interessanti è emerso che il 35% dei
viaggiatori si muove su segmenti di turismo religioso contando più di 300
milioni di viaggiatori all’anno, con un mercato che si aggira intorno agli otto
miliardi di euro. Un turismo, dunque, che rompe schemi codificati per aprirsi
ad una nuova figura di turista, quella del viaggiatore-pellegrino che va alla
ricerca di momenti che arricchiscono la sua crescita interiore, rispettando l’ambiente
ed esplorando la propria anima attraverso la cultura del territorio ma anche
attraverso la sua enogastronomia legata, soprattutto, alle pietanze rituali di
alcune feste tradizionali.
Altrettanto interessanti il Forum Regionale e le
Tavole Rotonde sul Turismo naturalistico e religioso tenutosi nel pomeriggio
che hanno visto alternarsi appassionanti e pregevoli interventi che hanno evidenziato
l’idea di un turismo dal volto umano, per cui il turista non è soltanto
un cliente a cui offrire un pacchetto, ma un ospite con cui entrare in
relazione e rendere protagonista della vita del territorio.
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