Un insieme di vite, di emozioni, di colori, di
aria, profumi e luci per renderci conto che in fondo il mondo non lo osserviamo
mai abbastanza ed attentamente.
Ogni squarcio una nuova luce, il cielo con le
proprie nuvole disegna forme infinite, sul prato suoni, colori e profumi
invadono il nostro cuore. Stiamo vivendo la vita nel cuore della natura,
assaporandone ogni cosa, esercitando lo sguardo, gustando il paesaggio in ogni
suo colore e suono.
Immergersi nella natura è innanzi tutto desiderio
di libertà. Poi viene voglia di osservare, capire e magari condividere
esperienze profonde e a volte inesprimibili.
Respiriamo il sapore della scoperta, mentre tra chiaroscuri
e contrasti impariamo a muoverci in spazi cangianti, fuori da ogni traccia
completamente immersi nella natura.
Cieli immensi, silenzi e spazi infiniti, trascorrere
una giornata nella natura è un modo per recuperare energia e ritrovare se
stessi perché incontrare la natura è una questione di sguardi, da esercitare
con costanza e passione anche attraverso altri occhi. Perché nel bosco si può,
accanto ai rumori del vento o al canto degli uccelli, trovare anche il
silenzio.
Credo che i ragazzi di oggi siano meno stimolati,
parlo di quelli stimoli di “ieri” attraverso la quale nella natura sconfinata
tutta da esplorare e piena di odori e sapori ormai scomparsi ogni elemento per
me diveniva un universo attraverso il quale sperimentarmi fisicamente,
emotivamente e mentalmente.
Oggi i ragazzi sono impigriti da questa tecnologia
che gli allena solo le dita continuamente impiegate a pigiare tasti, sempre più
lontani dal mondo reale e sempre più immersi nel mondo rappresentato.
Oggi invece torniamo a casa felici, felici di aver
osservato ed amato, felici di aver visto il mondo con gli occhi del cuore.
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