3 dicembre 2017

Le icone di San Nicola



Sono 2.700 le chiese nel mondo dedicate a San Nicola, patrono di Bari. E proprio al santo di Myra che da secoli unisce popoli e culture, è stata dedicata la mostra promossa dall’Associazione San Nicola di Morano Calabro (CS) in collaborazione con il Museo delle Icone e della Tradizione Bizantina del Comune di Frascineto, quest’ultimo proprietario della bella collezione di icone dedicate al santo protettore della Russia.
La conferenza di presentazione è stata tenuta sabato 2 dicembre c.a. nella cripta della chiesa dedicata al Santo di Myra nel borgo di Morano Calabro. 
Alla conferenza sono intervenuti:
-        - Don Francesco Di Chiara, vicario diocesano e parroco della parrocchia di S. Nicola;
-         - Vito Aloisio Monopoli Presidente dell'Associazione S. Nicola.
-      - la Dott.ssa Caterina Adduci, responsabile del Museo delle Icone e della Tradizione Bizantina del comune di Frascineto.
Don “Ciccio” di Chiara ha ringraziato gli intervenuti, il Museo e l’Associazione per aver voluto dedicare la manifestazione a questo santo molto importante. Il sacerdote ha messo in evidenza non certo l’aspetto artistico delle icone, per cui non sono semplici dipinti da ammirare, mapreghiera dipinta”. Ed anche chi realizzava queste meraviglie, ha continuato il parroco, non lo si deve pensare come il classico pittore che “con sigaretta e bicchiere di vino” dipingeva per passare il tempo. L’iconografo prima di iniziare il suo lavoro si offriva al Signore attraverso la penitenza, il digiuno, la fede e quindi stiamo attenti conclude don Ciccio a sminuire queste immagini a semplici dipinti!
Per Vito Aloisio Monopoli, Presidente dell’Associazione che ha promosso l’evento è stato un modo per sentirsi a casa. Pugliese di origine e moranese di adozione ha ripercorso con il suo intervento alcuni anni della sua vita quando in qualità di guida turistica accompagnava i visitatori nelle chiese rupestri del territorio pugliese e ricorda ancora un episodio che accadde durante la preparazione di un esame di storia dell’arte bizantina, episodio che “diede una chiave di lettura del mio percorso personale” continua Monopoli e precisamente la lettura della risposta del Papa di Roma fatta all’imperatore d’Oriente con una frase in latino: “PER VISIBILIA AD INVISIBILIA”, cioè attraverso le immagini visibili tendiamo all’invisibile, per cui l’immagine iconografica per chi la osserva e venera deve tendere ad arrivare verso ciò che non vediamo.  
Il pregevole intervento della dott.ssa Caterina Adduci, responsabile del Museo delle Icone e della Tradizione Bizantina del comune di Frascineto che conta centinaia di opere e che ha invitato i presenti a visitarlo, ha abbracciato la vita del Santo, la realizzazione delle icone, sino ad arrivare alla spiegazione di alcune immagini esposte durante l’evento.  San Nicola, spiega la ricercatrice, nacque intorno al 280 d.C. in Licia nell’Asia Minore, dove morì tra il 345 e il 352. Nel 1087 le sue spoglie furono portate a Bari dove si trovano tutt’ora. Fu un santo molto amato già in vita per la sua carità e successivamente invocato da generazioni come difensore e protettore dei bambini, delle ragazze giovani e dei naviganti. Si narra che abbia salvato con tre sacchi di monete d’oro tre sorelle di una famiglia povera che il padre voleva far prostituire per procurarsi la dote per sposarle, che abbia richiamato in vita tre bambini uccisi da un macellaio, che abbia sedato delle tempeste in mare durante i suoi viaggi. Pertanto le icone di San Nicola sono numerosissime. Alcune lo ritraggono a mezzo busto, altre in piedi, la maggior parte riporta intorno alla sua figura le scene della sua vita, secondo le conoscenze agiografiche della tradizione. Infine la sua festa celebrata il 6 dicembre e la sua venerazione nei secoli ha preso la forma di vere e proprie tradizioni popolari: per chi non l’avesse riconosciuto san Nicola diventa il vescovo con la barba bianca, che nell’Europa centrale e del nord porta i doni ai bambini. Questa tradizione si diffonde negli Stati Uniti dove san Nicola prende il nome di Santa Claus e perde gli abiti vescovili pur mantenendo i colori e la barba, per tornare infine a noi come Babbo Natale!
Per chi volesse vedere le circa venti icone dei secc. XVII – XX provenienti dal Museo delle Icone e della Tradizione Bizantina di Frascineto (CS) può farlo fino al 9 dicembre dalle ore 18:30 alle ore 20:00 presso la cripta della chiesa di San Nicola di Bari a Morano Calabro (CS).

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