Appartengo a queste montagne, a quelle del Pollino, da quando in solitaria, da ragazzo, ho percepito dentro di me le vette, i luoghi nascosti, le rocce, il profumo delle erbe, la bellezza degli spazi fatti di quiete e di infinito, da quando l’aroma della resina dei loricati si mescolava ai profumi del mare a pochi chilometri di distanza.
Questo eden di quiete ad alta quota mi dava forza e completezza, queste montagne non appartenevano a me, ero io che appartenevo a loro.
Ancora oggi a distanza di molti anni questi luoghi risvegliano in me emozioni sempre nuove regalandomi preziose opportunità di vivere in simbiosi con una Natura semplice, ma immediata fatta di una bellezza quasi violenta che mi travolge. Sono le stesse emozioni che vedo negli occhi e nel sorriso dei tanti visitatori che porto con me, che guido come un Virgilio verso percorsi fatti di sole, vento, profumi ed infinito.
E quando il silenzio inizia a salire, rotto soltanto dal rumore del vento e dalla fatica che preme sulle tue gambe, sai che non puoi fermarti che, se vuoi, puoi superare l’asticella dei tuoi limiti, perché salendo il tuo cuore si riempie di emozione e arrivato alla meta capisci di aver conquistato un altro pezzetto di te stesso.
Appartengo a queste montagne, a quelle del Pollino, appartengono a loro anche chi con me si ritrova ad apprezzare il silenzio e a ritrovare una dimensione vera dell’essere al mondo. Nel silenzio il respiro si stabilizza e i pensieri cominciano a scorrere liberi. Tutto fluisce lento dandoti l’occasione di riflettere a fondo su tante cose, con serenità e la limpidezza che ti regala il silenzio stesso ma anche la vista del paesaggio che ti circonda.
Appartengo a queste montagne, a quelle del Pollino, appartengono a loro anche chi si ritrova ad essere con me un perfetto sconosciuto, ma il camminare assieme ci avvicina, unisce il gruppo, crea legami forti abbattendo le nostre frontiere. Il Pollino riesce a sprigionare la Verità degli esseri, camminando ognuno al proprio fianco riusciamo a cogliere di una persona gli aspetti più veri ed autentici, a vedere cosa c’è dietro la maschera dell’apparenza e non puoi non sentirti vicino, anche solo per un momento.
Durante il nostro “viaggio” verso l’Anima del Pollino ci raccontiamo le nostre vite, i nostri sogni, il nostro sguardo sul domani aiutando chi, più affaticato di noi, non riesce a portare lo zaino sulle spalle o tendendo una mano su un tratto difficile o esposto. Sono momenti che ricorderemo per sempre perché in ognuno di noi lasciano qualcosa.
Appartengo al Pollino, all’abbraccio sublime della sua Natura.
Spero di non smettere mai, di continuare a regalarmi e regalare la bellezza di emozionarmi di fronte alle cose belle. Di farlo in maniera semplice, immediata, forte come deve essere.
Spero di non smettere mai, di continuare a regalarmi e regalare la bellezza di emozionarmi di fronte alle cose belle. Di farlo in maniera semplice, immediata, forte come deve essere.
Mi dà fiducia il fatto che in molti vogliono tornare presto tra questi luoghi per rivivere l’incanto del Pollino, camminando assieme in compagnia dei propri pensieri. Mi dà fiducia il domani che forse anche per me c’è un posto nel mondo e che sono sicuro sono entrato nel cuore di chi insieme a me ha condiviso questo viaggio, di chi si è sentito reciprocamente compreso, valorizzato, benvoluto, insomma…felice.
Anche lontani o in viaggio chissà dove, dispersi in altri luoghi per necessità e lavoro continuerà a darci forza e completezza questo nostro appartenere al Pollino, montagne fatte di bosco e di mare, capaci di far riaffiorare in noi un messaggio di Buona Vita, di cose semplici ed uniche come la Montagna, la Natura e l’Amicizia che ci fanno stare bene con noi stessi e ci confortano nei momenti meno belli.
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