Se mai un giorno dovessi scoprire che esiste davvero il luogo che molti chiamano Paradiso, vorrei che fosse fatto di cieli infiniti, di soffici veli di nuvole arruffate all’orizzonte, di prati fioriti a crochi ora gialli ora viola, di coccinelle a mucchi sul caldo delle pietre, di terra profumata che filtra l’acqua del disgelo.
Vorrei che fosse fatto di passi lenti e abbracci, di sorrisi che sanno di cielo e gioia, non come ci hanno insegnato un Paradiso di anime, sai di quelle buone, ovattate, tutte “casa e chiesa”, no, vorrei un Paradiso fatto di eroici cuori, di anime che strizzano sudore dalla fatica, anime screpolate dal freddo e arrossate dal sole che si commuovono e con cui parlare anche stando in silenzio.
Da questo Luogo vorrei osservare e riuscire a stare accanto alle persone a cui voglio bene, essere partecipe delle cose che fanno, stargli accanto senza distanza, partecipando alle loro sofferenze, alle loro gioie, alle loro passioni. Vorrei dirgli che io sono sempre accanto a loro anche se non mi vedono, infondergli Coraggio e Amore.
Oggi mentre salgo stranamente sembra che tutto frani, mi fermo a pensare se quello che io cerco e la stessa cosa che cerchi tu, chissà se questo Amore è qualcosa che ho inventato, come le salite che invento per raggiungere pezzi di cielo o nuovi spazi dove poter meglio respirare. Chissà se questo Amore mi soffoca ed ho bisogno di nuovi sensi per poter vivere, forse è stato tutto un’invenzione o forse è proprio l’Amore che ci sceglie, scelta a cui non possiamo opporci perché in fondo non esistono persone giuste o sbagliate. Di giusto o sbagliato esiste in ciò che portiamo in fondo al nostro Cuore.
Se proprio dovessi scontare qualche condanna, in questo luogo chiamato Paradiso, che sia la salita di qualche cresta, anche ardita, da impiegarci qualche lustro per espiarne la pena. O forse chissà la mia pena peggiore, oggi, è avere contro il mio Cuore che è più devastante che avere contro il Cuore degli altri. O forse, ancora, la mia pena è quella di non sapere cosa voglio veramente. Non ho paura di vivere penosamente su questa cresta perché in fondo e come camminare al buio mentre si va incontro ad un Amore.
Da quassù mi accorgo come sia grande il mondo, mentre brividi corrono sulla mia pelle come le nuvole nel cielo. Forse il vero coraggio è restare e non andare. Tra questi silenzi assolati oggi riprendo la mia Felicità. Getto le vele al vento. Esploro. Sogno. Scopro.
Non c’è il tuo abbraccio su questa cima, nessuna parola di conforto o complicità, già è vero non sono in Paradiso ma quello di oggi li assomiglia molto…
2 commenti:
Nei giorni scorsi ho visitato cortina e le dolomiti che la circondano, mentre percorrevo la strada x salire a misurina il cristallo,il gruppo del sorapis mi proteggevano dal resto del mondo,ed io dicevo a mia moglie e ai miei due ragazzi mi sembra di salire in paradiso, avvertivo unastrana felicita'che mi invadeva ero talmente inebriato da tutta qella bellezza che dicevo tra me:sicuramente il paradiso sara'cosi'.
Qualcuno un tempo diceva che e'la semplicita' che e'difficile a farsi, mi associo a lui.
Mi fa piacere che anche tu hai avvertito nella bellezza della Natura le mie stesse sensazioni. Grazie della tua visita e del tuo commento. Un caro saluto.
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