19 aprile 2015

Quando accarezzo le nuvole...


Da bambino mi interrogavo spesso cosa ci fosse dietro questo monte così alto e arcigno. Tante piccole scarpinate in solitudine mi permisero di entrare in un mondo aspro e solitario, fatto di pietre malferme in estate e di bave ghiacciate in inverno. Ad ogni ascesa avvertivo l’antico respiro di una montagna cruda ed il battito del mio cuore da cui tutto dipende. Una sensazione strana quella di sentirsi parte, almeno per un momento, di questi posti. Attimi fugaci di intimo accordo con gli elementi naturali. Tutto era come una rivelazione. Linee, forme, colori e tracce si intersecavano in transito nello stesso universo. Afferravo con le mani tutto quello che vedevo, l’utile e l’inutile per un attimo si affiancavano.
Oggi da questi monti riesco ad accarezzare le nuvole e sentire vita in me, un soffio irrequieto dilatato nella luce dove sperdo le ansie al vento in un tempo senza tempo. Sono colpi di luce rubati alla neve, al vento ed al sole e se alzo lo sguardo sono un niente all’interno di questo ritaglio di Vita fatto di neve e di cielo.
Quando accarezzo le nuvole qualcosa mi trapassa e mi acutizza, mi accende una sete di vita che non si spegnerà e che un giorno mi farà tornare per sempre qui.
In questa superficie netta di vapori sono qui ad appartenere alla terra ed all’aria e rifugiarmi nel ventre del mondo, il paesaggio ha un armonia semplicemente indescrivibile. Ci muoviamo in una cattedrale di luce con il vento gelido che intorbidisce il viso e con il cuore che ancora ed ancora batte forte e non solo per la bellezza del luogo.
Sono attimi in cui le nostre ombre si tingono di un azzurro intenso riflesso di cielo, in questa piccola savana glaciale a due passi dalla città è possibile vivere la natura selvaggia e scoprire la solitudine anche stando insieme. Si sale in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri e nelle emozioni quasi con il timore di rompere un incantesimo, un mutare di luci oltre la vetta per misurare e cercare se stessi.
Il vento crudo si faceva sempre più teso e accompagnava lo sguardo nello spazio diventato trasparente, tutto ci riconduceva a noi stessi, ai nostri istinti, alle nostre primordiali paure. Tutto ci portava a comprendere l’inestimabile valore dell’esistenza e a condividere forti ed intriganti momenti di natura.
Quando accarezzo le nuvole… prima dell’amore, dei soldi e della fama datemi la verità, con l’aria, il cielo ed il vento gelido che bruciano il viso fino a screpolarlo.

Nessun commento:

Posta un commento