17 novembre 2012

Nelle nebbie che bagnano l'anima


Era molto che non uscivo con gli amici del C.A.I. di Castrovillari, mi ha fatto bene ritrovare tante care persone amanti della stessa passione.
La montagna vera, da vivere intensamente, sta spesso a due passi da casa… ci sono posti dietro l’angolo di casa intrisi di una magica atmosfera, posti capaci di riappacificarti con gli altri e con la vita, posti capaci di ridarti l’equilibrio perduto, di farti ritrovare le capacità in te stesso. Posti che raccontano di crepuscoli e di albe passate ad inseguirsi, giocare, ad amarsi. Proprio per questo sono posti che vanno percorsi come quando si balla una danza, senza fretta, facendo attenzione al ritmo dei propri passi. Quasi a volte “danzando” in punta di piedi per non disturbare il silenzio che ti avvolge e ti porta lontano.
Ci sono luoghi dietro l’angolo di casa che sembrano fatti a posta per essere vissuti immersi tra gli aromi, i profumi e i colori autunnali quando la Grande Madre lentamente inizia ad assopirsi e prepararsi al lungo sonno invernale. 
L’autunno il tempo della vendemmia, della raccolta delle noci e delle nocciole, il tempo della raccolta del mais, ricordi vividi della campagna d’autunno, odori terraioli mi ricordano la raccolta dei melograni. E poi ancora l’odore della lavanda, delle caldarroste e della legna accesa, odori di nostalgia nelle trame delle foglie ingiallite intrise di color ruggine…la fanciullezza perduta!
L’autunno in montagna arriva prima, è fatto di colori ambrati e silenzi, forse è quest’aria d’autunno che mette nostalgia, forse perché l’autunno allontana ciò che è stato. 

Sul Timpone della Capanna ci siamo ritrovati a camminare tra le nubi, intrisi dalle nebbie che bagnano l’anima, abbiamo respirato l’odore di foglie umide e corteccia bagnata, forse è proprio questo il modo per andare diritto alla sostanza delle cose senza mai risparmiarsi. Perché nei boschi e sulle montagne esiste la possibilità di conoscere ciò che sta nel profondo…
io in montagna più che la cima cerco la serenità, al rumore della civiltà cerco i suoni della natura, cerco il silenzio, sforzandomi di percorrere i miei itinerari in punta di piedi per non disturbare. In fondo le cose più semplici sono le più belle...

4 commenti:

Pollinofantastico ha detto...

E' sempre un piacere leggerti.E' vero,le cose più belle sono quelle più semplici,anche se è difficile apprezzarle.
Un caro saluto

Nuwanda ha detto...

Grazie Giù...un abbraccio ed a presto :-)

Anonimo ha detto...

Solo chi percepisce il brivido del bosco che cambia colore ..chi respira la terra sulla quale la neve tra un po’ incanterà i contorni …solo chi, piacevolmente, subisce l’irrefrenabile desiderio di salire .. la pienezza d’ogni senso, può capire quanto possa mancare tutto questo!!! ..quando gli eventi, il mal tempo e le “mille cose da fare “ non ti permettono d’”ANDARE”….
Eppure arriverà e sarà fantastico vivere “l’attimo prima della felicità”… condividere tutto questo con il mio uomo beh!!! Caro fratello …guardo Michy crescere e per quanto sia “terribile” la sua anima e così dolce che tra un po’, sono sicura , si lascerà conquistare, come noi tutti, dalla grandezza spettacolare della Natura ..così per te sarà come la prima volta, il perpetuarsi di quei luoghi, nello sguardo di tuo figlio …
te lo AUGURO CON TUTTO IL CUORE….
UN BACIO SUPER A MIKY, CESIRA E IRIS …..
A presto
Imma

Nuwanda ha detto...

Cara Imma grazie di Cuore per quello che hai scritto...sono veramente commosso. Auguro a te ed a Salvatore di poter far vivere un giorno lo spettacolo della Natura anche ai vostri pargoli...un abbraccio ed a presto. :-)

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